Inutile negarlo: l’Asia Centrale è un territorio del quale si sente parlare solo di recente e se immaginiamo un viaggio in queste terre sconfinate, visitare l’Uzbekistan è senza dubbio un punto di partenza per il viaggiatore.

Visitare l’Uzbekistan è un’esperienza unica e alla portata di tutti, perché il paese è già dall’epoca sovietica una destinazione turistica di prim’ordine: una serie di percorsi turistici ben studiati e con ottime infrastrutture a disposizione dei viaggiatori. E non dimentichiamo che l’Uzbekistan è ottimamente collegato con l’Italia grazie a numerosi voli diretti della compagnia di bandiera, l’Uzbekistan Airways.

Se a questo uniamo un’ottima propensione della popolazione locale ad accogliere gli stranieri (cosa tutt’altro che scontata in altri paesi dell’area), otteniamo un mix insuperabile che dovrebbe stimolarci a visitare l’Uzbekistan come nostra prossima destinazione di viaggio.

Oggi forniamo una serie di consigli a chi si reca per la prima volta in viaggio per visitare l’Uzbekistan.

Visitare l'Uzbekistan: la necropoli di Shah-i-Zinda

Samarcanda: la necropoli di Shah-i-Zinda

Prima di tutto: perché dovresti visitare l’Uzbekistan e non un altro paese dell’Asia Centrale?

La ragione principale è che ci sono pochi paesi al mondo in grado di immergerti in una cultura così diversa dalla tua, in mezzo ad architetture uniche e irripetibili e, al tempo stesso, che si trovi a poche ore di volo diretto da casa tua.

Come se non bastasse, senza la necessità di visti e altre formalità. L’Uzbekistan è uno di questi paesi.

In effetti, quando sono atterrato per la prima volta per visitare l’Uzbekistan, sono rimasto letteralmente sorpreso da ogni cosa.

L’originalità dell’architettura, l’ospitalità degli uzbeki e la semplicità del paese, le sue enormi differenze regionali, le centinaia di opinioni su come e con cosa cucinare il plov, lo stupore nello scoprire che in Uzbekistan si usa il vino, che ci ci sono molti turisti stranieri qui, che il passaggio di frontiera è semplice e senza formalità, i treni ad alta velocità girano per il paese e il magnifico artigianato locale

Ma tra tutto questo, l’elemento che davvero fa la differenza a visitare l’Uzbekistan è la sincera ospitalità della popolazione locale: non è un fatto puramente di educazione o di interesse. E’ un fatto culturale e per nulla scontato. Perché l’ospite è un “dono che viene dall’alto”, come ci hanno spiegato i nostri amici di Tashkent.

Non per caso, quindi, visitare l’Uzbekistan sta diventando una vera moda. Se attorno al 2005 gli hotel erano relativamente pochi e di scarso comfort, ora l’offerta è diventata estremamente diversificata: si va dalle guest house familiari fino ai boutique hotel 4 stelle e oltre.

E il paese è tutto un cantiere di idee e progetti: non è solo il turismo a farla da padrone, anzi.

 

Come costruire un itinerario interessante per visitare l’Uzbekistan, sulla base dei giorni
a vostra disposizione?

Visitare l'Uzbekistan: le cenramiche

Tradizionale ceramica uzbeca

La forma stretta e lunga del paese, che si estende dal Kirgizistan fino al Turkmenistan, impone chiaramente un percorso lineare per visitare l’Uzbekistan, che può a volte essere modificato o interrotto grazie alla buona rete di trasporti.

Non solo il treno Afrosiab, che sfreccia a 200 km/ora collegando Tashkent a Bukhara diverse volte al giorno, ma anche una buona rete di trasporto aereo affidabile ed economico.

Per questo, se hai 2 settimane, avrai tempo per catturare Tashkent e Nukus con una collezione di arte russa e uzbeka, e magari raggiungere il Mar d’Aral morto, visitare la Valle di Ferghana.

 

Ma oggi voglio parlarti del percorso classico per visitare l’Uzbekistan, da Oriente (arrivo a Tashkent) verso Occidente (rientro da Urgench) e che richiede in genere una settimana di tempo e include le sue tre principali città: Samarcanda, Bukhara e Khiva.

Fortunatamente, ciascuna di queste tre città ha aeroporti internazionali; il modo in cui costruisci il tuo itinerario dipende da come prevedi di viaggiare tra le città. Il treno Afrosiab ad alta velocità collega più volte al giorno Tashkent a Samarcanda e Bukhara, mentre da Bukhara a Khiva il viaggio in treno richiede una giornata intera, come anche il percorso in auto. E per questa tratta potrebbe essere più comodo utilizzare l’aereo.  Tieni presente che ci sono ancora pochi autonoleggi internazionali in Uzbekistan e quindi l’autonoleggio non è un’opzione percorribile.

In sostanza, per ciascuna delle città prenditi un paio di giorni di visita, poi tutto dipende dai tuoi gusti personali: Samarcanda è una città museo ma Bukhara è anche un gigantesco bazar asiatico e potresti perdere una giornata intera al suo interno, oltre alle visite culturali dei monumenti. In complesso, ti consigliamo di concederti una settimana o 10 giorni per visitare l’Uzbekistan, così da far coincidere i voli diretti dall’Italia che sono al momento programmati al martedì e al venerdì.

Incominciamo a parlare in breve delle città principali che visiterai:

Samarcanda

Samarcanda Piazza Registan 1

Samarcanda, Piazza Registan

Se inizi il tour da Tashkent per concluderlo a Urgench, la prima città che vedrai in Uzbekistan è anche il suo biglietto da visita: Samarcanda.

Probabilmente quando immagini di visitare l’Uzbekistan, pensi a cupole azzurre, minareti a mosaico e facciate di madrasa che si guardano l’un l’altra. Esatto: questa è Samarcanda.

Prova, tuttavia, a spingerti oltre i monumenti e i panorami da cartolina. Passeggia per i vecchi quartieri, mahallas, gironzola nel bazar, siediti nella più semplice casa da tè, inizia una conversazione (e anche meglio – più di una!) con la gente del posto, cerca di farteli amici. Samarcanda e l’Uzbekistan in generale sono luoghi sicuri, quindi non abbiate paura di allontanarvi dalle rotte turistiche se intendete visitare l’Uzbekistan in maniera genuina.

Devi sapere che Samarcanda è stata fortunata e sfortunata allo stesso tempo. Era la vetrina dell’Asia centrale dell’Unione Sovietica e per questo è stata sottoposta a pesanti restauri che sono fonte di lunghissime discussioni. Chiedi a qualsiasi guida cosa ne pensa del restauro dei monumenti e capirai che non tutti hanno condiviso l’approccio sovietico alla ricostruzione totale degli antichi monumenti.

Inoltre, ora Samarcanda è un campo per ambiziosi progetti di costruzione: il cielo sarà presto squarciato da grattacieli, le vecchie aree accoglienti e verdi vengono demolite per ampliare le strade. La città, cercando di trovare il suo nuovo volto, sembra stia in parte perdendo il vecchio.

Tuttavia, se visiti Samarcanda dopo la capitale Tashkent, ti sembrerà piuttosto normale tutto questo e la tua anima si preparerà alle località successive, dove si può certamente affermare che lo spirito del passato sia rimasto più forte.

In compagnia della tua guida di Samarcanda, chiedi di visitare la casa del primo presidente dell’Uzbekistan, Islam Karimov Nato. Questa mahalla (quartiere) si trova a pochi passi dal Registan e conserva in gran parte il suo stile di vita tradizionale. I confini del rione erano determinati dalla distanza alla quale si udiva la voce del muezzin.

Qui tutti si conoscono, non c’è modo di nascondersi dai pettegolezzi, c’è un quarto di moschea e un quarto di sala da tè. E’ un mondo accogliente, gentile, polveroso e odoroso che ti avvolge di calore. Tutte le cose più importanti nelle mahallas sono nascoste dietro i muri delle case: i bambini giocano, gli anziani dormono sui kurpache, i melograni maturano, il pane viene cotto. Questo è un mondo a sé!

Samarcanda mercato 2

Mercato di Samarcanda

Ancora oggi, la maggior parte degli uzbeki preferisce una casa a terra piuttosto che un appartamento in un palazzo. Ma il paese sta cambiando velocemente e anche le abitudini e le tradizioni cambieranno. Anche per questo, è ora il momento giusto per visitare l’Uzbekistan.

Ci sono vari luoghi nei dintorni di Samarcanda che meritano una visita. Se affitti un’auto con autista (e ancora meglio – con guida e autista), chiedi di mostrarti il ​​passo di Takhtakaracha, una zona montuosa tra Samarcanda e Shakhrisabz.

Più di mille metri di altitudine, montagne che possono ancora indossare candidi cappelli di neve, aria notevolmente più fresca e profumata di quella di città, tanti forni tandoor lungo le strade dove si cucina carne tenera e ristoranti con letti a cavalletto posti sopra ruscelli mormoranti. Non sorprenderti se tutti ti guarderanno: gli ospiti sono sempre i benvenuti, ma non vengono qui così spesso ed è quindi normale che suscitino curiosità.

Raggiungi il grandioso bazar di Urgut: non lasciarti scoraggiare dalla polvere sotto i tuoi piedi, dal trambusto. Acquista un caldo patyr e dirigiti verso le profondità del mercato, verso i padiglioni commerciali imbottiti di ricami suzane, abiti vecchi e nuovi, ceramiche scheggiate e maioliche, dettagli di costumi tradizionali.

 

Bukhara

Visitare l'Uzbekistan: Bukhara

Bukhara

Nonostante la breve distanza da Samarcanda (meno di due ore con il treno Afrosiab), eccoci in un mondo completamente diverso. Bukhara, che stupore!

Ricorda: Non esiste un solo Uzbekistan! Nessuno ti dirà di essere un uzbeko D.O.C., ma annuncerà con orgoglio di essere di Samarcanda, di Fergana, di Khorezm … con la sua lingua o il suo dialetto, le sue tradizioni e… la sua ricetta per la preparazione del plov, che è una specie di patrimonio immateriale che ogni uzbeko porta con sé.

I nostri amici di Tashkent ci hanno spiegato come il loro sia il migliore plov di tutto l’Uzbekistan, perché gli ingredienti vengono mischiati dopo la cottura. Il giorno dopo, puntualmente, la nostra guida di Samarcanda ci spiega come sia molto più buono il plov di Samarcanda, dove gli ingredienti vengono tenuti separati anche dopo la cottura. E via così nelle altre città…

A proposito di Bukhara : secondo gli uzbeki, in tutte le città del mondo la luce proviene dall’alto e solo a Bukhara dal basso, dalla terra. Tu, che sei arrivato come turista, e non come pellegrino, vedrai una città vivace e dove sarà facile orientarsi, adagiata all’interno delle mura della fortezza parzialmente conservate, piena di piccole gallerie, laboratori artigianali, caffetterie (anche se la tradizione del caffè non è molto forte in Uzbekistan, dove domina il thè), negozi con ricami in oro, antiquariato, vestiti, sciarpe, coltelli, gioielli, tappeti.

In generale, Bukhara è stata meno soggetta alla pesante mano sovietica dei restauri ed è quindi molto autentica. In molti casi, si è deciso di non mettere mano alle rovine, come è normale per noi occidentali che preferiamo il restauro conservativo.

Al mattino, Bukhara è piena non solo della luce del sole basso, che rende dorate le strade grigio sabbia, ma anche del fruscio delle scope sui marciapiedi. La scopa è un simbolo dell’Uzbekistan. Tutti e ovunque stanno spazzando: uno dei miei ospiti, quando ho chiesto della più grande sorpresa dell’Uzbekistan, ha detto che non si aspettava di vedere così tante donne eleganti, decorate e truccate che spazzavano le strade e i vicoli con il sorriso sulle labbra.

Visitare l'Uzbekistan: Bukhara

Bukhara, centro storico

In generale, l’Uzbekistan ci è sembrato un paese estremamente pulito, con una cura maniacale degli spazi urbani, dove è praticamente impossibile trovare anche una sola bottiglietta di plastica abbandonata. E’ certamente un fatto culturale, non si tratta solo di efficienza dei servizi pubblici.

Bukhara è piccola ma negli ultimi anni sono state aperte decine di guest house e alberghi di ogni categoria (è in costruzione anche un hotel a 5 stelle). Qualsiasi sia l’alloggio, sai che potrai raggiungere sempre a piedi il centro storico in ogni momento.

Se nel visitare l’Uzbekistan preferisci il contatto con la popolazione locale, scegli una guest house. Sono quasi tutte gestite a livello familiare ed è quindi normale che al loro interno vi lavorino grandi e piccoli, ciascuno con il proprio ruolo.

Uno dei luoghi preferiti dai turisti è la vecchia sinagoga. Qui ebrei e musulmani vivono pacificamente. Abraham Iskhakov, il capo dell’ormai piccola comunità ebraica, ti incontrerà sicuramente nella sinagoga. Indossa uno zucchetto invece della kippah e mostra con orgoglio fotografie di famosi ebrei che sono stati qui.

Khiva

Visitare l'Uzbekistan: Khiva

Khiva

Il tempo si è fermato a Khiva ed è per questo che consigliamo di tenerla come ultima destinazione prima del rientro a casa

La città, che ha più di duemila anni, è stata rasa al suolo decine di volte – ed è sempre rinata come una fenice. I Khorezmiani (e Khiva è Khorezm, uno stato antico, la civiltà dell’Asia centrale) non si considerano affatto uzbeki. Gli zucchetti non vengono indossati: le strade della vecchia Khiva sono piene di bancarelle con cappelli di montone ispido, che erano sia un cuscino che potevano proteggere da una spada, e ora sono il miglior souvenir che puoi portare a casa.

Khiva è il primo patrimonio mondiale dell’UNESCO in Uzbekistan. La città, completamente circondata da un muro di mattoni, è un museo a cielo aperto. Quindi è un must per chi desidera visitare l’Uzbekistan.

Ma allo stesso tempo è una città vivace: molti convertono le loro case di famiglia in hotel e ristoranti, quindi soggiornare all’interno di Ichan-kala, la fortezza, molto probabilmente non sarà difficile per te e certamente lascerà ricordi indimenticabili.

Tali guest house sono un format unico che, tra qualche anno, potrebbe lasciare il posto alle catene di hotel. Non tutto può essere perfetto: insonorizzazione, Internet e design non saranno all’altezza degli hotel 4 stelle, ma l’ospitalità supera ogni aspettativa. Vivi come un ospite – ed entrando in hotel, togliti le scarpe, calpestando tappeti colorati.

Khiva sembra una vestaglia con una fodera luminosa. Sali su uno dei minareti: vedrai una città uniforme e sabbiosa, colorata solo occasionalmente con bagliori di mosaici blu brillante dei cortili di mausolei e palazzi. Dicono che Khiva fosse tutta colorata un tempo: alla vista del viaggiatore stanco del deserto, si apriva una favolosa città color smeraldo.

Ci sono posti nel mondo in cui la presenza di un potere superiore, comunque lo chiami, lo senti più forte che altrove. La Moschea Juma, la moschea del venerdì di Khiva, è uno di questi luoghi. Immagina un tetto piatto, la luce che filtra da diversi lucernari e 213 colonne scolpite che sostengono la volta. Non ci sono colonne identiche tra loro: a uno spettatore attento riveleranno, se non i segreti dell’universo, storie di persone vissute dieci secoli fa.

E dopo uno sguardo rapido a Urgench, una interessante cittadina moderna dove si trova il secondo aeroporto internazionale del paese, sei pronto, a malincuore, per tornare a casa. Visitare l’Uzbekistan ha certamente avuto un senso.

Ti hanno affascinato i racconti di questo paese misterioso e pacifico? Ti è nata spontanea una sincera voglia di visitare l’Uzbekistan?

Allora ti invitiamo a partire con noi: abbiamo costruito un programma di viaggio di 8 giorni con voli diretti dall’Italia che si adatta idealmente alle esigenze del turista curioso che desidera visitare l’Uzbekistan con cura, senza troppe corse. Viaggiamo in mini gruppo e con un accompagnatore locale parlante italiano e inglese: la formula migliore per mantenere contenuti i costi del viaggio e condividere l’esperienza con un piccolo numero di persone provenienti da varie parti d’Italia. Un’occasione per nuove amicizie.

Ti proponiamo anche una serie di suggerimenti su libri di foto e racconti di viaggio che abbiamo raccolto per permettere una preparazione davvero completa al viaggio per visitare l’Uzbekistan.